1_Il-patriarchio-lateranense_1.1.jpg 1_Il-patriarchio-lateranense_1.1.jpg

Il patriarchio lateranense

Per comprendere che cosa sia il Patriarchio, bisogna sicuramente riannodare il filo della storia fino alle scelte dell’imperatore Costantino. Secondo il racconto di Eusebio di Cesarea, infatti, Costantino e il suo esercito furono testimoni di un evento prodigioso nel cielo: apparve loro una croce sovrastata dalla scritta in hoc signo vinces. Fu così che Costantino ordinò di porre come vessillo sui labari romani la croce dei cristiani e, l’indomani, sconfisse Massenzio. È allora che, in segno di gratitudine al Dio dei cristiani, concesse loro la libertà di culto e diede il permesso di costruire la prima Basilica, come ex voto per il suo trionfo. 

La zona che Costantino dedicò all’erezione della chiesa sorgeva sul colle Laterano, dove si estendeva la Domus Faustae, appartenente a sua moglie e una caserma di epoca severiana dedicata ai castra nova equitum singularium, il corpo militare dell’imperatore, che però lo tradì durante la citata battaglia. È qui che sorge la Basilica Lateranense, dedicata al Santissimo Salvatore e ai santi Giovanni Battista ed Evangelista da papa Silvestro I nel 324. Immediatamente, il Laterano divenne anche la sede pontificia che, lungo gli snodi della storia, ha ospitato i papi per oltre mille anni, fino all’esilio di Avignone. 

Sin dal VI secolo, l’area – a cui ci si riferisce con il termine Laterano – comprendente l’episcopio, divenne il centro propulsore dell’organismo della Chiesa. Dall’VIII secolo, invece, questa zona prese il nome di Patriarchio, per indicare il complesso costituito da un porticato monumentale risalente probabilmente alle ville patrizie qui presenti prima dell’erezione della residenza papale. Oggi, se si dovesse ricostruire ciò che quest’area comprendeva, si dovrebbe includere: la basilica, l’aula del concilio, la loggia delle benedizioni, la porta mediana del palazzo, il portico che metteva in comunicazione il Palazzo con la Scala Santa e la statua di Marco Aurelio. Terminato e inaugurato nell’anno 324 sotto Silvestro I, il Patriarchio fu per secoli uno dei luoghi più significativi per la cristianità e per la curia nascente: si susseguivano banchetti, importanti incontri di rappresentanza e miriadi di eventi che segnarono la Storia della Chiesa. 

Fu con l’esilio di Avignone che lo splendore dell’antico Patriarchio, riportato alla luce dai recenti scavi, declinò progressivamente, prima di vedere nuova vita con papa Sisto V. 

 

1_Il-patriarchio-lateranense_1.png 1_Il-patriarchio-lateranense_1.png
1_Il-patriarchio-lateranense_1.1.jpg 1_Il-patriarchio-lateranense_1.1.jpg