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Scavi

Sotto la basilica e le case dei Laterani

 

La serie di scavi recenti ed antichi avvenuti nella zona del Laterano ha permesso di delineare con maggiore precisione la delimitazione di questa specifica zona del colle Celio a ridosso delle mura Aureliane che anticamente vedeva incontrarsi via Celimontana, via Tuscolana, via Asinara e un’altra arteria che si identifica con l’attuale via dell’Amba Aradam. 

La presenza dell’acquedotto Celimontano ha fatto sì che il Laterano diventasse presto una ricca area residenziale. Numerosi i nomi delle famiglie aristocratiche vicine alla corte imperiale che si stabilirono in questa zona: Domizi, Quintili, Annii, Calvisi, Pisoni e, appunto, i Laterani. Oltre alla particolare bellezza delle case dei Laterani anche le vicende storiche legate a questa famiglia hanno fatto sì che il loro nome fosse eletto per indicare proprio questa zona della città. Plauzio Laterano, console nel 65, prese parte alla congiura pisoniana ai danni dell’imperatore Nerone, la quale, una volta sventata, portò il sovrano a punire gli artefici.

Come ricordano Tacito e Giovenale i congiurati vennero condannati alla pena capitale e i loro beni furono espropriati. Successivamente Massenzio sfrutterà questa zona per costruire la residenza privata della sorella Fausta che andrà in moglie a Costantino nell’anno 307.

A seguito dell’editto di Milano del 313 con il quale l’imperatore Costantino concede la libertà di culto ai cristiani, ha inizio, per volere del sovrano stesso, la costruzione della Basilica del Santissimo Salvatore al Laterano sul terreno appartenente alla moglie, comunemente conosciuto come la Domus Faustae.

Gli scavi avvenuti al di sotto della Basilica negli anni 1876-1886, 1934-1938, 1957-1958 hanno rinvenuto la struttura edilizia sopra la quale, in epoca costantiniana, venne eretta la Basilica Lateranense. Oltre ad essa, si rintracciò l’edificio di epoca giulio-claudia appartenente ai Laterani e ai Pisoni e venne rinvenuta altresì quella che era la caserma voluta da Settimio Severo per la guardia scelta a cavallo denominata Castra Nova Equitum Singularium. Tale corpo militare, tuttavia, verrà sciolto da Costantino stesso a seguito del tradimento all’imperatore messo in atto da questi soldati a favore di Valerio Liciniano.