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Il Sancta Sanctorum

La cappella privata del Santo Padre, anche detta Sancta Sanctorum, si trovava al primo piano del Patriarchio ed è dedicata a San Lorenzo. Questa piccola ma importante cappella è stata concepita come un grande reliquiario poiché già dal VI secolo ospita reliquie importanti, oltre a quella comunemente conosciuta come l’immagine Acheropita del Salvatore, risalente al V-VI secolo. 

Ad oggi, questa cappella, si trova al culmine della Scala Santa grazie ai lavori di rifacimento messi in atto da Domenico Fontana sotto volontà di papa Sisto V. Tuttavia, è evidente che questo piccolo oratorio dedicato a San Lorenzo fosse molto più antico. Infatti, le prime notizie ad esso riferite risalgono all’epoca di papa Pelagio II (579-590) e indicano la presenza nella cappella di importanti reliquie. Il piccolo oratorio, si compone di un vano quadrato la cui copertura è una volta a crociera, sostenuta da quattro colonne, separata dalla zona dell’altare che presenta una copertura a botte lunettata. Interessante è l’iscrizione che si trova sull’architrave che divide la zona dell’altare dalla restante parte della cappella: NON EST IN TOTO SANCTIOR ORBE LOCUS - non esiste al mondo luogo più santo di questo. Al di sopra di quest’iscrizione la decorazione è suddivisa in archetti trilobi modanati nei quali sono rappresentati santi, apostoli e papi mentre, in quella centrale, campeggia la Vergine con il Bambino. Un continuo sedile di marmo è addossato alle pareti nelle quali spicca la firma dell’autore di questo rivestimento marmoreo, del pavimento e dei capitelli in stile cosmatesco: MAGISTER COSMATUS FECIT HOC OPUS. 

Sopra l’unico altare della cappella del Sancta Sanctorum è custodita all’interno di un tabernacolo dorato con sportelli in argento e databile intorno al XVI secolo un’antica icona del Salvatore, detta anche Acheropita ossia, non fatta da mani d’uomo. La datazione dell’immagine è del V-VI secolo e se ne hanno numerosi riferimenti in diverse circostanze nel Liber Pontificalis.

 

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